martedì 5 gennaio 2010

Che c'entra l'arpa celtica col "brassard" di Locci Santus? C'entra eccome

L'archeologia sarda è una disciplina relativamente giovane. E nella sua giovinezza è già invecchiata, ha molti dei malanni dei vecchi, quali la rigidità e il sospetto per il nuovo. Non ama molto il sangue giovane, cosciente com'è che si può convivere con i malanni conosciuti meglio che con virus sconosciuti.
Oggi, però, una parte dell'archeologia vive una nuova giovinezza. Sono tempi straordinari quelli che viviamo, tempi che stanno mettendo in crisi certezze che si pensavano consolidate e che per molto tempo hanno scambiato il lento cammino della conoscenza per verità che miracolosamente si fanno rivelate.
È in questo solco di rivoluzione della conoscenza che si situano studi come quelli di Peppino Mauro Zedda, di Pierluigi Montalbano, Mikkelj Tzoroddu, Leonardo Melis, Franco Laner, Mauro Aresu, Gigi Sanna, indipendentemente dal fatto che, purtroppo, qualcuno di essi stenti a legittimare qualcuno degli altri. Questo scenario di novità, come è noto, è contrastato o dal silenzio o dalla incredulità interessata.

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47 commenti:

  1. Cara Aba,
    il segmento al quale si dedica Gigi è molto complesso, particolarmente delicato (si tratta di stabilire se una grande civiltà del passato avesse elaborato un sistema di scrittura efficiente autonomo), alquanto ostico ai più (è materia per epigrafisti, linguisti o comunque gente che ha studiato parecchio) e purtroppo trattare questi argomenti in un blog è troppo difficile, anche per un buon comunicatore qual è Gigi.
    IO sono sempre alla finestra, pronto a cogliere ogni scintilla, ogni dettaglio che mi apra l'argomento, e sono consapevole che, non avendo seguito il suo corso a Oristano, difficilmente riuscirò un giorno ad avere quelle competenze che mi consentiranno di applaudire con convinzione e proporre ai miei convegni quelle certezze che voi avete ormai consolidato. Sono, ovviamente, possibilista e accetto positivamente le sue proposte, intanto continuo a documentarmi.
    Altrettanto complesso è l'argomento proposto da Zedda. E' autore che merita rispetto per le sue intuizioni, per la passione con la quale da ormai due decenni si dedica all'archeoastronomia. Da praticone quale sono ho molte remore ad accettare interpretazioni legate agli astri, ma visto che scrive libri scientifici e adotta metodologie che condivido perché basate su verifiche continue e precise...leggo sempre volentieri i suoi commenti (un po' meno le sue espressioni o.t. dirette al personale di qualcuno).
    Tzoroddu è un genio. Non ho altro da dire perché quando leggo i suoi scritti sono affascinato dal complesso sistema di note e citazioni dalle quali estrae il materiale per le conclusioni.
    Sugli altri non mi esprimo (anche se di Aresu non conosco gli scritti e non posso dare un parere), credo comunque che Melis, Laner e altri scrittori abbiano le carte in regola per proporre teorie ma a volte, almeno alcuni di loro, sono troppo tesi nel voler smontare le teorie altrui senza proporre alternative o indagini serie oppure affermare primogeniture, piuttosto che partecipare attivamente alla costruzione del puzzle di conoscenze che giorno per giorno si va assemblando.
    La multidisciplinarità a volte è chiamata in causa, ma bisogna collaborare in modo piramidale: si parte dai reperti, cioè in primis dall'archeologia, poi si passa a linguisti e architetti, poi arrivano antropologi, sociologi, ingegneri e così via, altrimenti si stravolge il sistema di indagine.

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  2. Qui prodest?

    Ogni potere è dominazione. Tutti i
    poteri costituiti hanno per essenza
    vocazione a durare. Falsificare la
    Storia è uno dei primi compiti di
    qualsiasi potere, aiuta a perpetuare il suo dominio. Tutti
    sognano l'eternità.
    Per sdrammatizzare, ma non tanto,
    e tornare più esplicitamente in
    ambito culturale, direi che le
    critiche, quando ci sono, sempre
    parcellari, parziali, di metodo
    o di legittimità, servono a fare
    dimenticare le consequenze delle novità storiche, per certi versi, rivoluzionrie. Perché, qualora
    fossero riconosciute tali, il
    dominio del potere ne patirebbe.

    D.Perra

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  3. Caro Gigi Sanna
    tu sei una di quelle persone che ho conosciuto in Sardegna che mi hanno insegnato qualcosa, non solo per ciò che riguarda il comune interesse nuragico, bensì umano. La vera conoscenza acquisibile non è tanto su specifici contenuti, bensì sugli aspetti sociali, politici, scientifici che sottendono quell’insieme che definisco cultura. Orbene, il processo di acculturazione non è lineare, ha punte di successo, altre di insuccesso. Questa dialettica, contrapposizione di opposti, è per me alla base del divenire. La dialettica è un buon fondamento per l’edificazione della conoscenza.
    Perciò insisto sul brassard, sul quale sono intervenuto sul post di Alba Losi, ma ho avuto risposte solo indirette.
    Ho cercato di capire di più quest’oggetto, anche dopo le precisazioni di Cannas, attento cultore dell’archeologia sperimentale, importante per limitare margini di ignoranza.
    Ho capito che può essere rigido, perché posto parallelo al braccio, non lo avvolge cioè, e che va fissato con lacci, perciò servono i fori.
    Se non è un brassard, i 4 fori sono comunque funzionali al fissaggio. In particolare nel ns caso sono evidentemente fori, sia per la loro struttura morfologica, sia per la loro posizione (ai quattro angoli).
    Sono inequivocabilmente fori. L'incisore, vedi la testa dell'uomo, o il sole, è assolutamente capace, se deve fare dei cerchi, di farli. Insomma non ricorre ad un surrogato, come un foro, oltrettutto non facile da eseguire o punzonare per la facilità di rottura vista la vicinanza ai bordi.
    Forzare altre interpretazioni è voler far violenza all’evidenza. Perciò mi pare debba essere conseguente una tua nota di ammissibilità di errore.
    Forzare l’interpretazione di cerchi metterebbe in crisi la credibilità che con passione, intelligenza e perseveranza ti sei costruito!
    Superata questa fase, con mente pacificata, si può passare all’interpretazione delle intenzioni dell’incisore. Pretendere che un dilettante -mi stimo ancor meno di un dilettante- dica qualcosa di utile, forse è eccessivo. Invece si deve pretendere che la spiegazione degli esperti sia logica, consequenziale ed inserita in un disciplinare condiviso.
    Mi pare che molti siano i grafemi che raffigurano qualcosa-qualcuno (il sole, l’uomo, il quadrupede, il pesce), mentre altri sono già sintesi, lettere o numeri ( VI II X ). Chiaramente coesistono due mondi nelle intenzioni e nella rappresentazione dell’incisore. Penso che l’incisore sia uno solo, la mano, il segno, lo spazio riempito sono unitari. Voglio dire che non mi pare che ci siano elementi che facciano presumere aggiunzioni.
    Nella sua semplicità compositiva è un “quadretto”. Più che infantile, direi essenziale, asciutto.
    Il sole in alto, l’uomo al centro, alla sua destra un animale, forse domestico –propenderei per un toro- e quindi un animale di un altro elemento, l’acqua.
    Vicino all’uomo i segmenti, che immediatamente mi inducono ad una identificazione numerica. E se qualcuno mi dice che possono essere lettere, dico semplicemente , può essere, anche se devo fare un piccolo sforzo, ma non ho elementi di contestazione.

    prosegue!

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  4. prosegue. Scusatemi la lunghezza!

    La mano dell’incisore è per me estremamente ferma. In nessun grafema del quadro c’è esitazione.
    Le linee sono decise, senza distacco. Perciò il distacco V – I mi sembra voluto, intenzionale. Se non lo fosse, mi sta bene lo stesso. E’ una N (rovescia). Ma la N, vedi Sardoa Grammata, nell’analisi di altri reperti e problematiche, è un serpentello. Se comunque fosse una N, perché coesistono lettere e grafemi?
    Non spiegarmi niente!
    Ho gli elementi sufficienti che mi consentono di non capire.
    Semplicemente dimmi che ti sei sbagliato.
    Allora rioccupererai tutto il posto che ti aspetta nella mia mente!
    Per Gianfranco Pintore. Apprezzo il tuo appello. Ma non basta, perché tutti i nomi che citi, sono una nobile, interessata, ma pur sempre armata Brancaleone. L'armata che non è riuscita ancora a far desistere l'archeologia isolana dal sostenere che i nuraghi non siano fortezze!
    L'avventura nuragica, fetta intrigante, anche se piccola, dei miei interessi, sta assumendo un aspetto che esula dagli oggetti di discussione in sè. Quand'anche si insegnasse che il nuraghe è un elemento di cosmizzazione del tempo e dello spazio, anziché una fortezza o un tempio, cosa cambierebbe? La soddisfazione di averlo dimostrato?
    Invece partecipando al blog ho avuto la possibilità di capire come il mondo sia davvero variegato, come definizioni e logiche si possano distorcere, come l'amicizia sia facilmente incrinabile, come l'insulto possa diventare sottile, come l'invidia sia infida, come il rispetto sia negato. In altre parole come sia facile aggiungere alle disgrazie inevitabili (la vecchiaia, una malattia inguaribile, una catastrofe fisica, come il terremoto, e tante altre calamità..) quelle che la nostra natura umana ogni momento ci suggerisce perché vediamo che i nostri risultati sono molto al di sotto dei progetti che ci eravamo prefissi!
    Non riesco però a vedere un disegno di malafede da parte dell'archeologia isolana. Per un progetto di artata e finalizzata malafede ci vuole cervello. Qui c'è solo la ricerca della difesa parassitaria di un posto di lavoro o della sua conquista con un metodo antico, con la saliva.
    Si sta così bene al calduccio delle coperte, perché andar in cerca del freddo?
    Sono appena tornato dalla Sardegna.
    Confesso che me ne sono venuto via senza pensare al ritorno. Forse, inconsciamente, sono venuto per rubare (furat chi a veni dae mare...so che ho scritto male, ma so di essere capito) qualcosa che non trovavo qui. Non sono stato capace di trovarlo. Ma mi chiedo: "Sai almeno cosa cerchi e vuoi rubare?" No? Allora, stattene zitto!
    Adiosu!
    Franco

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  5. Quanto si stà scoprendo in sardegna sembra ai molti,soprattutto a quelli del settore,così estraneo e anomalo,che lo si rifiuta a priori.
    Quella scrittura.che Sanna ha riscontrato e portato all'attenzione della società, che,si badi bene,non deve essere solo sarda,ma mondiale, incute timori e paure,ben espresse da Pintore nel suo articolo.
    Nell' uomo,la paura in qualcosa nasce da dei motivi specifici:
    1)Si ha paura di tutto ciò che non si conosce,ma detta paura svanisce una volta che la causa della stessa si è capita e conosciuta;
    2)Si ha paura di tutto quanto modifica e trasforma la nostra sfera più intima,cioè del cambiamento nella sua essenza.
    Dover modificare quanto ormai appariva assodato,richiede cambiamento,il quale spesso deve essere accompagnato da pensiero rivolto verso il medesimo.
    La staticità e il ristagno mentale sono il sintomo palese del rifiuto del cambiamento.
    La paura di perdere la posizione, di rivedere cose "assodate",sono la cancrena del progresso scientifico.Niente di più folle esiste nell'uomo.
    Il materialismo primeggia sulla ragione,la quale viene inghiottita dallo stesso,partorendo amene bestialità.
    Risolvere la questione scrittura antica della sardegna non è fatto di per se essenziale,la risoluzione arriverà,ma altro vi è di basilare,che va fatto,stabilire quale mente generò quella scrittura,che rispetta regole ben definite e racchiude essenza matematica pura.Matematica che ritroviamo solo in forme scrittorie specifiche,e non in altre.
    Altro fattore,non certo secondario,è che detta scrittura sia prevalentemente a sfondo sacrale.Ma non sacrale generale, direi piuttosto specifico,in cui si menziona un dio padre, luce, toro,che ha riscontri documentati da altre parti.Il nome stesso di tale dio (Ilu,Yahweh),deve far riflettere non poco.Solo gli sprovveduti non riflettono sui dati di questa scrittura,oppure in alcuni casi fanno finta di non vedere e volgono il capo dall'altra parte.
    Quella scrittura,fu di Sardi,prima che noi lo fossimo.Sardi perchè la Sardegna abitarono,prima che noi la abitassimo.Solo a questa condizione ammetto la sardità di quel popolo.
    Altro punto cardine è a quando la scrittura in sardegna,ed essa fu autoctona (come io ritengo)o alloctona?
    La datazione del brassard,è assai antica,ed esso contiene scrittura,in una forma che richiama quella degli altri reperti locali.La scritta non presenta titubanze dello scriba ma è precisa,sicura,da ciò se ne deduce che allora,in quella forma,la scrittura si usava già da parecchio,questo per logica deduttiva.A meno che non si dica che un bambino scrive con più sicurezza di un adulto.Vista la sicurezza dello scriba del brassard,se ne deduce un prologo antecedente al medesimo.
    Potrei andare oltre ma qui mi fermo.

    Andrea Brundu

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  6. Caro franco, la lettura di un documento sardo nuragico deve essere vista all'interno di un sistema, di un preciso codice scribale, Se quel sistema possiedi, se lo hai fatto tuo attraverso anni e anni di studio, se sarai riuscito a paragonarlo ad altri analoghi sistemi di scrittura, se ne avrai capito le corrispondenze e gli scarti, solo allora potrai cimentarti con la lettura, altrimenti no. Rinunciaci o affidati a chi ha passato notti insonni per capire perchè i nuragici staccavano, con scrittura d'accostamento o a tratteggio, le parti di un pittogramma o anche quelle di lettere schematiche.
    Due fori sono lapalissianamente due fori, ma non lo sono se nel frattempo ti sarai reso conto (ripetibilità del dato per il valore scientifico della prova) che il nuragico usa due fori, o due manici di una brocca, o due occhielli di una 'faretrina votiva, o quattro occhi di una persona, o due colombe, o la bipenne, o il doppio pugnale,ecc. ecc. per formare il numero due e per traslato, la lettera 'b' o 'beth'. Il punto in nuragico è la lettera 'Aleph', due punti la lettera 'b' o la lettera 'due'. Io altre possibilità di fartelo capire non ne ho. E come cercare di farti capire che in nuragico le croci della barca monumentale rovesciata di Santo Stefano di Oschiri, non sono segni simbolici cristiani, ma hanno il valore del quattro e che questo, per convenzione, qualora tu lo veda 'stranamente' con altri segni, a sua volta ha il valore di 'forza'. Se dunque tu vedessi un documento lapideo o fittile recante quattro lineee verticali seguite da un serpente, non sono quattro serpenti, per attualizzazione del dato, che hai davanti ma 'due' segni solo che significano la 'forza' del serpente ( che il serpente è...'quadrato' Non solo le persone lo sono). Non ho proprio altro per farti capire che gli scribi nuragici usavano spessissimo la metonimia e mettevano, sempre per convenzione, il numero al posto della parola. E' così che mentre tu sorvoli con disinvoltura sui sette raggi del sole, io non lo faccio perchè 'capisco' che quel sole o quella luce messa in alto nel documento è 'santo/a'. Vedi dunque, quanto è complesso, parlare di 'scrittura' in nuragico. Vedi quanto è complesso parlare di fori o di linee che ti danno una croce. O ancora, se vuoi,di dodici palline che ti offrono per traslato il nome del 'sole' o della 'luce'.
    E ti dirò che almeno le cose fossero solo così. Hai visto la complessità dell'iscrizione di Losa di Abbasanta? Tu ti fermi alla superficie elaborando i dati come se il masso riportasse dei segni fatti da qualcuno qualche giorno prima, io cerco di andare nel profondo e, sulla scorta di altri documenti, sardi e non, capisco che le letture possono essere più di una e scopro (così mi pare) una palindromia che per te può sembrare invece una cosa assurda. Credo pertanto che proprio stavolta io non debba ammettere un bel niente e che la nostra amicizia possa tranquillamente continuare senza ombre. Però ti chiedo una cosa, sapendo che uomo sei.Nei prossimi giorni posterò un articolo dove cercherò di far capire che la parola BIDENTE è sicurissima proprio a motivo dei 'due' forellini. E' il magnifico modo 'nascosto' o a 'rebus' della scrittura nuragica che lo svela, scrittura che non a caso è quella che è e non altra. Ciò che ti chiedo è di ammettere che ti sei sbagliato ( e lo vedrai) e che sarai più prudente nel giudicarmi sostanzialmente una persona che va così alla carlona,da matto e senza rete, a sostenere che dei buchi possono essere lettere alfabetiche.

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  7. salve a tutti,
    per commentare il post di Zuanne Franciscu mi pare utile ricorrere ad una frase di Aba Losi (tratta dal suo commento delle 10.20)
    "oppure, come direbbe Mauro, perchè un accademico non lo ha ancora affermato?"
    Io sono fermamente convinto che la conoscenza debba passare attraverso l'accademia. Con "passare" non sto dicendo che la conoscenza scaturisce soltanto dall'accademia, ma che l'accademia in tempi più o meno lunghi fa proprie anche le scoperte di chi accademico non è (Einstein non era un accademico).
    Per quanto riguarda il significato astronomico dei nuraghi, mi piace specificare che è stato accettato dai maggiori esperti (accademici) di archeoastronomia del mondo, ed è scandaloso , RIPETO SCANDALOSO che gli archeologi sardi non ne abbiano preso ancora atto.
    Detto questo mi pare doveroso che esprima la mia opinione sugli scritti delle persone a cui Zuanne Franciscu mi affianca.

    Riguardo a M. Tzoroddu non conosco le sue proposte e non posso entrare nel merito.

    Riguardo a Melis con cui ho un buon rapporto personale , non ho timore a dire che le sue proposte sono assai fantasiose , collocare i nuraghi nel 8500 a.C e far arrivare i shardana nel 2300 a.C. (in una Sardegna dove non c'era più nessuno), rappresenta una proposta che non si appoggia a nessun studioso serio, insomma Melis è sulla scia di Colosimo e simili.

    Mauro Aresu : fantasie per rabdomanti.

    P. Montalbano : mi pare che non abbia aggiunto nulla di serio rispetto a quando afferma G. Ugas.

    Laner è un accademico, la sua proposta sul tecnema costruttivo nuragico è eccellente , è assolumente incredibile come gli archeologi non lo citino.

    Gigi Sanna: Non sono un epigrafista e sono in attesa che epigrafisti accademici si pronuncino sulle sue proposte (una per una). Se una fosse erronea (o azzeccata) non vuol dire che lo siano anche tutte le altre.

    A Gigi sono almeno 10 anni che gli dico, (non so se mi abbia mai ascoltato): devi convincere gli accademici non i comuni mortali.

    Detto questo non si confonda la mia opininione, la mia critica è una semplice opinione!

    Mauro Peppino

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  8. Per Gigi
    Leggerò con la massima attenzione ciò che scriverai.
    Tu stesso riporti a pagina 261 diversi "brassard" con 2 o 4 fori. Quelli penso siano davvero fori e non b ripetute!
    Stento moltissimo a vedere la simmetria del bipenne nella maggior parte di essi! Nel brassard con i grafemi, però i fori diventano -mi dici-parte del contesto. Non solo, ma anche la scritta bdnt z h nl 'g 'b chiarisce proprio la funzione dell'oggetto.
    Per economia di scrittura, per suggerimento, ispirazione, per complemento non sono stati ripetuti i 4 cerchi? Il chiaro possesso dello stilo da parte dello scriba, vedi i cerchi del sole e della testa dell'uomo, avrebbero potuto essere facilmente ripetuti!
    Se intendo dire, con la scrittura, che il bidente, caratterizzato dalla doppia simmetria dei fori, è il simbolo del dio toro..., devo scrivere le due b, altrimenti uso il simbolo per dire che è il simbolo.
    Sto pensando che quando io faccio un disegno, sto comunicando. Posso comunicare in tanti modi, oltre che con la voce. E' sufficiente che il mio interlocutore conosca cosa voglio dire quando disegno il sole, un uomo, un serpente. Deve avere anche un codice per la sequenza delle figure. Perlomeno devo stabilire che deve andare da destra a sinistra o viceversa, dall'alto in basso, o viceversa. Prendo il Losa. Vado da sinistra verso destra..."Leggo" così il significato del pittogramma. Ma l'interpretazione del pittogramma è decifrazione di una scrittura o delle intenzioni del disegno?
    Quando Bruegel disegna la parabola dei ciechi, racconta con una immagine ciò che succede se un cieco si affida ad un altro cieco. Ma questo racconto non è scrittura! Quando faccio un disegno tecnico, per essere capito, il mio interlocutore deve avere il mio stesso codice. Ma in questo caso non sto scrivendo, bensì comunicando con un codice. I segnali stradali stanno comunicandoci divieti o permessi. Ma non sono scrittura. O forse non so cosa significhi scrivere e mi scuso. Scrivere è sequenza di segni convenzionali. O posso usare segni e figure ? Tu mi stai dicendo che non ho il codice per interpretare i pittogrammi e quindi la scrittura nuragica. Il codice l'hai ricostruito tu mettendo assieme tanti reperti, i documenti che hai avuto la pazienza di esaminare e trovare. Io ho già difficoltà ad accostare il brassard alla pietra del Losa: mi sembrano oggetti temporalmente distanti, molto distanti, secoli ed anche tecnicamente diversi. Vedere un filo conduttore in reperti cosi diversi ho difficoltà. Io ti dissi, scrissi, che ti credevo. Mi hai risposto che non ti interessano i Sanna pii. Ho cercato di ragionare su ciò che mostri ed interpreti. E ti dico la mia. Ovvio che ragiono con la mia logica e conoscenza, con categorie sicuramente estranee alla logica di un nuragico. Ma di primo acchitto, pensare che quei fori, così fuori dal contesto e funzione, siano i due cerchi della b, ammetti che possa essere solo un atto di fede!
    Ma credo però di non averti mai detto, perché non lo penso, che tu sia un matto o che tu vada alla carlona!
    Comunque sopra ogni cosa mi interessa l'Amicizia!
    Franco

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  9. Cara Aba,
    sappi che apprezzo moltissimo il fatto che una biofisica si interessi di epigrafia!
    studiando la storia delle rivoluzioni scientifiche (leggi Thomas Kuhn), le scoperte scientifiche , i cambi di paradigma provengono sempre da studiosi esterni alla disciplina in cui avviene il cambio di paradigma.
    Non sto qui a illustrarti il libro di Kuhn , te lo sintetizzo dicendo che un nuovo arrivato esterno ai teoremi che compongono la struttura del paradigma non è condizionato dalla "verità" che in quel paradigma vengono date quasi per scontate.
    Questo per dirti che non trovo affatto strano che una biofisica si occupi di epigrafia.
    Vetris era un ingegnere!

    Detto questo , riconosciuto il valore e il ruolo che i non "addetti ai lavori" hanno nel progresso delle conoscenze, metto in chiaro due cose:

    1) che la stragrande massa delle proposte che provengono dai "non addetti ai lavori" è semplice "spazzatura scientifica" (quella di Leobardo Melis per es.);

    2)le proposte dei "non addetti ai lavori" devono passare un settaccio rigoroso e non possono pretendere che debbano essere accettate dai "profani" senza una previa accettazione da parte degli accademici di riferimento.

    Io mi sono permesso di fare delle osservazioni sul brassard, sui fori e su quelle incisioni che sembrano numerali romani.
    le risposte di Gigi non mi hanno convinto, ma non c'è problema non è certamente me che deve convincere, aspetto dunque di leggere quanto scriveranno gli epigrafisti accademici.

    Tu ora mi chiedi entrare nel merito dei cunei, ma stai scherzando? non ho nessuna intenzione di diventare epigrafista!

    immagino che ti manca molto Phoinix, con cui amavi discutere, ti assicuro che in ambito epigrafico non posso sostituirlo!

    ma se vuoi discutere di archeoastronomia sono a tua disposizione!

    Mauro peppino

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  10. Mauro peppino zedda scrive:
    <<1) che la stragrande massa delle proposte che provengono dai "non addetti ai lavori" è semplice "spazzatura scientifica" (quella di Leobardo Melis per es.);>>..
    quindi aggiunge:
    <>

    ... si PHOENIX manca a questo forum... ma con mauro peppino zedda non 'c'entra proprio. Lui/Lei non sarebbe sceso così in basso. ma l'estrazione culturale si sa conta tantissimo e l'estrazione culturale di mauro peppino zedda ormai la conoscono in tanti... povero, egli è quello che la Natura esprime quando ha la testa altrove...
    Kum Salude.
    leonardo

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  11. @ Mauro Zedda
    Avendo presentato con piacere il tuo studio, capirai benissimo che questo mio è un paradosso.
    Ma metti che quella parte dell'accademia che non ti calcola (e contro la quale giustamente scrivi parole aspre) dicesse che non ti calcola perché scrivi "spazzatura".
    O che, da amico, convinto della bontà di quanto scrivi sull'allineamento dei nuraghi e sulla loro simbologia sacra, prendessi a pretesto, che so?, il tuo sistema metrico nuragico, per dire che il tuo lavoro è tutto da buttare.
    Nessuno dello splendido gruppo di innovatori nella ricerca sul passato ha tutta la verità in tasca, ma tutti avete pezzi di verità. E mentre si usa l'arma delle delegittimazione e degli ukase, sai le risate di chi, nel calduccio delle proprie certezze, poteva almeno tremare di fronte alla possibilità che i pezzi di verità non dico si coalizzassero, ma almeno si riconoscessero?

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  12. Caro Leonardo,
    Tu hai scritto le seguenti cose:
    1) i nuragici non sono gli Shardana.
    2) gli shardana arrivano in Sardegna nel 2300 a.C. dal Vicino Oriente.
    3) I nuraghi sono stati costruiti nel 8500 a.C.
    4) prima che arrivano gli shardana nel 2300 la Sardegna la consideri disabitata e comunque non spieghi come gli indigeni si rapprotino ai nuovi arrivati
    Questa caro Leonardo è archeologia spazzatura!

    Mauro Peppino

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  13. Caro Zuanne Franciscu,

    ti assicuro che sono pronto quando vuoi e dove volete a specificare punto per punto gli elementi che mi fanno affermare che le proposte di Leo melis sono pura spazzatura da un punto di vista storico-archeologico.

    Non ragiono in termnini di cordate, non devo conquistare nessun palazzo d'inverno.

    Agli archeologi sardi ho un solo riprovero da muovergli, prendano esempio dai loro colleghi inglesi! Molti di loro sicuramente potrebbero rispondermi: stiamo cercando di farlo! aggiungerei: sforzatevi di farlo più in profondità!

    Mauro Peppino

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  14. ci siamo, peppino è alle solite

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  15. Caro Mauro,
    sapresti dirmi dove e quando ho parlato di cordate? Tu col tuo libro hai tentato l'assalto al palazzo d'inverno. Anche altri lo fanno. E gli zaristi fanno di tutto per impedirvelo mentre ti consoli del fatto che tu hai dalla tua qualche inglese. Buon per te.
    Ma per il futuro, per piacere, non mettermi in bocca cose che non dico né penso.

    RispondiElimina
  16. Caro Zuanne Franciscu,
    tu hai scritto :"E mentre si usa l'arma delle delegittimazione e degli ukase, sai le risate di chi, nel calduccio delle proprie certezze, poteva almeno tremare di fronte alla possibilità che i pezzi di verità non dico si coalizzassero, ma almeno si riconoscessero?"
    Si forse hai ragione il mio termine cordata è forse esagerato, sinceramente non mi interessa se gli archeologi ridano o non ridano leggendo questo blog (ma non credo che ridano poi tanto). Ma ciò non toglie che alle proposte di Aresu, Melis e Montalbano preferisco centomila e centomila miliardi di miliardi di volte quelle di Usai!

    Mauro Peppino
    Mauro Peppino

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  17. Carissima Aba,
    una delle mie materie preferite da studente era la biologia, capire il funzionamento della vita mi ha sempre intrigato (all'agrario penso che la si studi in modo anche più approfondito che in un liceo), ti confesso che sono più interessato ai tuoi studi di biofisica come semplice appassionato ovviamente che a entrare nel merito dei supposti cunei di Tzircottu!!
    se mi mandi qualcosa dei tuoi studi di biofisica lo leggerò molto volentieri (per semplice curiosità ovviamente!)!

    Mauro Peppino

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  18. Se dovessi essere LEGITTIMATO PER LE AMICIZIE ALL'ESTERO a quest'ora sarei SANTO.
    - Congresso Mondiale sul matriarcato del 2005 (Texas): tema centrale di discussione SHARDANA I POPOLI DEL MARE.
    - GOVERNATORATO DI LUXOR 2009: riconoscimento delle teorie di leonardo melis da parte delle Autorità costituite e di alcuni archeologi di fama internazionale.
    - RIVISTA SCIENTIFICA FENIX n. 13 Nov. 2009: dieci pagine a firma del direttore sulle teorie di leonardo Melis.
    - Enciclopedia internazionale WIKIPEDIA: leonardo Melis, oltre a essere citato nella bilbiografia dei Popoli del Mare diverse volte, ha una SUA PAGINA PERSONALE.
    - FRANCIA 2009: Il CONSOLE GENERALE D'ITALIA intervien alla presentazione del LIBRO FRANCESE DI MELIS: "Shardana le Peuples de la Mer"...
    - Accademia arborense 2005 premio "Sergio Atzeni" a leonardo melis come "miglior penna" 2005 e 1° premio sulla saggistica.
    - 2009 Una delegazione della Regione Sarda accompagnata da leonardo melis firma i PROTOCOLLI D'INTESA culturale/economica con l'Egitto, che riconosce i Sardi discendenti dei Shardana, grazie ai libri di leonardo Melis.
    - Il GOVERNATORE DI LUXOR, generale samir farag ospita leonardo a Luxor e fornisce a lui e al gruppo della Regione Sarda una scorta, con la protezione della quale leonardo può esplorare siti dove altri non possono...
    - 2010: L'Opera "Qadesh Shardasna e Egiziani per la pace" sarà rappresentata a Luxor davanti a 1.000.000 un milione di spettatori e Tv di tutto il mondo con la consulenza storica di leonardo melis...
    ALLORA? tutto questo secondo il metro di Mauro peppino zedda dovrebbe dare a melis DIECI VOLTE TANTO credibilità aslle sue teorie... visto che alui basta un amico di una università...
    Mi ricorda PITTAU quando si vantava in questo forum di aver RISTAMPATO IL SUO LIBRO e Gigi sanna gli faceva notare che melis ne ha ristampati 5, alcuni dei quali per 9 nove volte... ma si sa... i due hanno le stesse trasse... (scusi pittau) ambedue infatti firmarono il famoso documento ARCHEOBUONICO contro Frau.
    Ma per favore! Se per avvalorare le proprie teorie ci si deve vantare delle AMICIZIE... siamo peggio degli archeobuoni che usano tutto fuorchè teorie e prove scientifiche per screditare i vari FRAU MELIS SANNA...e qualche volta anche mauro peppino zedda.. che invece scodinzola per essere accettato da loro, ringhiando contro coloro ai quali invece dovrebbe essere vicino....
    ma si sa! L'estrazione CLTURALE... OOOPS! CULTURALE... è quella che è... madre nsatura era distratta il giorno che mauro peppino zedda nasceva...
    kum salude.
    leonardo

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  19. Caro Mauro,
    quando nell'ultimo post hai citato i miei studi mi hai lasciato perplesso. Qualche giorno fa hai detto che non ho aggiunto nulla a ciò che dice Ugas, devo dedurne che metti anche Ugas nel mucchietto di scrittori (Aresu, Melis, Montalbano)che scrivono testi poco attendibili. Se preferisci Usai non mi fai mica un torto, anche io lo reputo un buon autore. Non entro nel merito del tuo libro perché ancora non sono riuscito a finirlo, è alquanto complesso e richiede molta attenzione nei vari passaggi di capitolo. Ma vengo al dunque:
    hai scritto dei libri...bene, anzi benissimo. I lettori li leggeranno, gli studiosi li analizzeranno e se ci sono dubbi e questioni ti proporranno dei quesiti. Da quale pulpito vuoi arrogarti il diritto di criticare negativamente il mio (e altrui) lavoro senza menzionare la pagina, la riga e l'argomento?
    Ti pregherei in futuro, onde evitare figure poco consone ad un autore, di applicare l'abc della letteratura (quello che si impara sui banchi di scuola)e citare nel dettaglio la fonte che vuoi contestare. Se vuoi, invece, farlo con altri scrittori non posso impedirtelo, posso solo consigliarti di fare attenzione a ciò che scrivi perché rimane tutto in memoria.

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  20. Carissima Aba,
    sinceramente non riesco a capire cosa vuoi da me, mi lasci sbigottito, io di epigrafia non nè capisco niente, stai tranquilla che se ne capisssi qualcosa mi sarei espresso anche nel mio libro.
    sono certo che Phoinix ti manca ma io non ho ne la voglia ne il tempo di sostituirmi a lui!!
    Mauro Peppino

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  21. Caro Leo,
    la tua è una archeologia spazzatura anche se dovesse riceverti il Mubarak in persona.
    ripeto :
    Tu hai scritto le seguenti cose:
    1) i nuragici non sono gli Shardana.
    2) gli shardana arrivano in Sardegna nel 2300 a.C. dal Vicino Oriente.
    3) I nuraghi sono stati costruiti nel 8500 a.C.
    4) prima che arrivano gli shardana nel 2300 la Sardegna la consideri disabitata e comunque non spieghi come gli indigeni si rapprotino ai nuovi arrivati
    Questa caro Leonardo è archeologia spazzatura!
    Spiega perchè metti i nuraghi nel 8500 a.C. spiega cosa succeda in Sardegna tra il 8500 e il 2300 a.C. (cioè sino al momento in cui fai arrivare gli shardana).
    perchè non provi a collegare storicamente questi tuoi sogni per la Sardegna con gli altri avvenimenti che accadono nel Mediterraneo?
    La tua caro Leo è archeologia spazzatura anche se venderai 1 milione di copie!

    Mauro Peppino

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  22. Caro Leonardo sei proprio un miserino se i tuoi argomenti sono i seguenti :
    "qualche volta anche mauro peppino zedda.. che invece scodinzola per essere accettato da loro, ringhiando contro coloro ai quali invece dovrebbe essere vicino....
    ma si sa! L'estrazione CLTURALE... OOOPS! CULTURALE... è quella che è... madre nsatura era distratta il giorno che mauro peppino zedda nasceva..."

    Leo mi fai proprio pena !!

    ma non ti vergogni delle cose che dici!

    mi fai schifo!!!

    Vorrei chiedere a Zuanne Franciscu come si possono ospitare nel proprio forum, le frasi di Leo Melis sono di una cafonaggine pazzesca!

    Mauro Peppino

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  23. Caro Pierluigi,
    non ho affatto messo Ugas sul piano dei Melis e Aresu.

    Nel mio libro ricorrono spesso riferimenti agli studi di Giovanni Ugas (talvolta concordando e altre discordando).

    Ho letto il tuo libro e ho detto che non hai aggiunto nulla di significativo rispetto a quanto teorizzato da Ugas. Questa è una mia opinione!

    Mauro Peppino

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  24. Caro Zuanne Franciscu, cari tutti,

    vi invito a leggere quanto scritto da Leo Melis alle 18.28, così avrete modo diosservare quanto possa cadere in basso un essere umano!

    Mauro Peppino

    RispondiElimina
  25. @ Mauro Zedda
    Purroppo, caro Mauro chi semina insulti non può ricevere rose. Io non vorrei ospitare né le tue definizioni né quelle di altri. Qualcuno dovrà pur cominciare a smetterla. Prova tu, visto che nessuno ha detto che tu produci spazzatura.

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  26. Caro Zuanne Franciscu ma hai letto cosa ha scritto Leo Melis alle 18.28.

    "madre nsatura era distratta il giorno che mauro peppino zedda nasceva..."

    dunque si può scrivere anche: "madre nsatura era distratta il giorno che Giangranco Pintore nasceva..."

    o anche : "madre nsatura era distratta il giorno che Leonardo Melis nasceva..."

    Caro Zuanne Franciscu penso che tu di fronte ad una persona che ti dicesse che il suo romanzo è una gran cagata, non credo che gli risponderesti nel modo con cui Leo Melis ha risposto a me.

    Mauro Peppino

    PS : specifico , per evitare fraitendimenti, che il tuo romanzo l'ho ordinato il 2 di gennaio presso libreia Godot di Isili, e non mi è ancora arrivato.

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  27. Caro Zuanne Francisco,
    Negli ultimi 10 anni in Sardegna c'è stata una amplissima produzione di archeologia spazzatura.
    Per chi ha dimestichezza con la storia della scienza , non sarà difficile concludere (in un prossimo futuro), che uno stuolo di appassionati di archeologia hanno cercato di colmare dei vuoti culturali emersi dopo l'entrata in crisi del paradigma taramel-lilliano. Una crisi della scuola archeologica sarda iniziata partire dallo splendido libro La Sardegna Nuragica di Massimo Pittau.
    Io mi auguro con tutto il cuore (per il bene della nostra Isola) che la scuola archeologica sarda sappia fare una severa autocritica e mettersi al passo con i dettami dell'archelogia inglese o americana o coi loro migliori colleghi italiani.
    Le mie forti critiche agli archeologi, non mi fanno perdere di vista che tra i loro errori e l'archeologia spazzatura di Leonardo Melis c'è un divario abissale, incomensurabile!
    Mauro Peppino

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  28. Dear Aba,

    se conservi la posta che ricevi vedrai (o se hai buona memoria ricorderai) che io in una prima fase ero incuriosito della tua persona e ti chiesi se nell'ambito epigrafico linguistico avevi una bibliografia (oltre al blog intendo). la cosa finì li (ti promisi che se fossi andato a oristano a sentire Te, Sanna e Pinna te ne avrei dato una copia). Ma non ci andai e la cosa fini li.
    Poi tu hai pubblicato un post che era archeoastronomico, molto molto interessante che riprendeva concetti che Donatello Orgiu aveva anticipato su Sardegna Antica n.23. Allora ti ho inviato il libro. Se tu non avessi pubblicato quella parte archeoastronomica ti assicuro che non ti avrei inviato il libro.
    Un libro forse sprecato nel senso non ho avuto quello che mi aspettavo sentire la tua critica personale o pubblica che fosse.
    Se al mio dono finalizzato a sentire una critica (di una persona che ritengo abbia pubblicato un interessante post archeoastronomico) vuoi dare altri significati fai pure come vuoi , ma mi sembra un pochino paranoico!
    Mauro Peppino

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  29. Salve a tutti,
    Credo che sia doveroso , specificare il perchè considero il libro di Leo Melis un libro di archeologia spazzatura.
    Melis pone i nuraghi nel 8500 a.C., senza spiegare dimostrare alcunchè!
    A quando risalirebbero le culture precedenti Campaniforme, Monte Claro, ABelazu, Filigosa, Ozieri, San Ciriaco, Bonuighinu, Cardiale?
    ai tempi compresi tra il 8500 e il 50.000 a.C.?
    per l'archeologia, tutta l'archeologia mondiale intendiamoci, la più antica cultura ceramica trovata in saregna (Cardiale) risalirebbe al 6000 a.C.
    Ancora Melis non spiega cosa accade in Sardegna tra l'8500 e il 2300 a.C cioè la data in cui secondo lui arrivarono gli Shardana, poi non si capisce cosa gli Shardana avrebbero costruito in Sardegna tra il 2300 e il 1200 a.C.
    Non si capisce se abbiano trovato l'isola disabitata e poi l'abbiano ripopolata o come l'abbiano conquistata.
    Questo è il grosso degli alimenti con cui Melis confeziona il suo MINESTRONE. Poi aggiunge una serie di condimenti assai più esotici e esilaranti!
    Dopo l'uscita del suo primo libro , mi chiese se glilo potevo presentare ad Isili, gli dissi che non potevo perchè lo consideravo una Cagata Pazzesca!
    Mi disse : ma ti ho citato, sei in bibbliografia! gli rispossi : il fatto non impedisce che il libro sia una cagata!
    Nei suoi seguenti scritti non mi citò più (confesso che mi ha fatto un piacere), ma immaginate di che pasta può essere la caratura scientifica di un tipo che le sue citazioni le fa dipendere dalla simpatia personale!
    Mauro Peppino

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  30. Cara Aba,
    leggilo pure con comodo, ma non scrivere più che è bellissimo prima di averlo letto!
    Anzi non scriverlo proprio, sono sinceramente interessato a discutere con te le parti che non ti hanno convinto, non a sentire le lodi sulle parti condivise.
    La conoscenza avanza solo nella discussione su ciò su cui non siamo d'accordo il resto sono narcisimi utili all'umore non alla conoscenza!
    Per es. Laner non condivide i contenuti della scheda n.1, ne ho discusso molto con lui anche prima di pubblicare, ma io credo che fosse utile! ecco vediamo un po cosa ne pensi tu che hai una mente matematica!
    discuttiamone!
    Mauro Peppino

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  31. Salve a tutti
    seguo quasi quotidianamente questo blog e trovo interessanti e appassionanti le notizie e i progressi degli studi sul passato della nostra cultura. Sono felice che finalmente nuove teorie vengano proposte, divulgate, discusse e dimostrate. Mi rattristava il silenzio istituzionale accademico imposto a tutte le teorie innovative, mi preoccupava la scomparsa di reperti in bui scantinati di soprintendenze, mi indignava la arroganza dei baroni e la violenza con la quale denigravano fino all'insulto tutte le nuove teorie avanzate da giovani appassionati. Quando furono pubblicati i primi libri con teorie nuove mi entusiasmai, essendo io stesso un appassionato.
    Quello che avviene nel blog di ZuanneFrantziscu è molto importante perchè dà modo agli appassionati come me di avere notizie di prima mano dagli esperti/studiosi/appassionati che più hanno contribuito a rivoluzionare le conoscenze archeologiche negli ultimi anni in Sardegna. Ritengo che ognuno degli studiosi che scrive qui lo faccia in buona fede, esponendo all'esame di tutti teorie, prove, ipotesi etc per avere confronti, riscontri necessari all'approccio scientifico. Trovo che sia molto stimolante (per me lo è) che degli studiosi si confrontino condividendo i loro sforzi di una vita per arrivare alla conoscenza. Trovo fondamentale che questi sforzi siano messi in comune anche con chi non ha competenze specifiche (come me)e divulgati nella rete a disposizione di tutti.
    Ciò che invece mi pare triste è vedere come gli stessi modi violenti e arroganti che pensavo appartenessero ai baroni accademici, siano praticati anche da molti degli studiosi che intervengono nel blog. Si dovrebbe poter dissentire su datazioni/interpretazioni anche senza diventare feroci e offensivi. Guardate che lo spettacolo è penoso. Dà cioè pena leggere gli insulti, le frecciatine, le accuse e il fiele che continuamente trasuda dai commenti ai post. Vi prego di tornare a toni più calmi,se non altro, per rispetto a chi vi legge e vi stima come ricercatori. Ai pochi studiosi che intervengono nel blog con modi civili e argomentazioni da scienziati faccio invece i complimenti e dico loro grazie per gli sforzi che fanno per gettare luce sui misteri del nostro passato.
    Grazie
    A largos Annos
    Austinu Sanna

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  32. Caro Austinu Sanna,
    Anzitutto mi piacerebbe sapere di dove sei, e se abbiamo avuto modo di incontrarci in qualche conferenza o convegno.
    In relazione ai toni non credo di essere stato io per primo ad usare epiteti da cafone maleducato, ma quel cafone di Leonardo Melis.
    Io ho semplicemente detto che la proposta "storico-archeologica" di Melis è pura e semplice spazzatura!
    Caro Austinu, in archeologia si studia la cultura materiale e l'operazione fondamentale consiste nel ordinare sincronicamente e diacronicamente l'insieme dei resti della cultura materiale che s'intende interpretare.
    Se uno colloca i nuraghi nel 8500 a.C., si colloca fuori dall'insieme di tutta la comunita scientifica archeologica del mondo!
    qualsiasi archeologo (del mondo)che legge una simile sciocchezza (sciocchezza in quanto Melis non si preoccupa neppure di spiegare perchè colloca i nuraghi in quel periodo) non può fare a meno di concludere che la proposta di Melis merita un posto di riguardo nel panorama dell'"archeologia spazzatura".

    Mauro Peppino

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  33. Caro Zedda. Tu purtroppo sei, e lo dimostri con qust'ultimo post , sempre velenoso. E poi non riesci a cogliere al volo quando è il momento di finirla. Hai aggredito in un pater noster (chi sei o chi non sei)Austinu Sanna che pure si è firmato e ha avuto solo il torto di dire la verità e cioè che lo spettacolo è davvero penoso. Non si è rivolto nè a te nè a qualcuno in modo specifico. Bonariamente si è rivolto a tutti. Perchè una parte brutta, molto brutta, del Blog ci coinvolge tutti. Capito? Tutti, anche quelli che come me, credimi, non vorrebbero essere tirati in ballo ma che per carattere sono restii ad offrire l'altra guancia.
    Non c'è un 'primo' e un 'ultimo' cafone, se proprio non vogliamo stare sul puerile. Te lo ha spiegato bene Gianfranco Pintore che se dici che questa cosa o quella è 'spazzatura' devi aspettarti un lessico perlomeno equivalente. Perchè quello di 'spazzatura' non è, nè mai potrà essere,un giudizio, 'critico' ma un metafora che neanche un santo può tollerare: un insulto bello e buono condito di disprezzo con abbondante saliva. Se tu fossi vissuto nell'Ottocento chissà quanti guanti avresti ricevuto in faccia e ti avrebbero prima o poi infilzato con la spada del duello. Un insulto poi che piace tanto proprio a chi in Sardegna disprezza anche te senza aver letto neppure una pagina del tuo lavoro ritenuto a priori 'spazzatura'. Se non te ne rendi conto aspettati ben altro. Anche perchè la spazzatura potrebbe anche non essere quello che si ritiene per tale. Neanche con la forza di 250 firme o due miliardi di firme. Non sei tu che citi Popper e Kuhn, quelli che ti fanno capire da filosofi in che modi procede la scienza? Il mondo, basta guardarsi intorno, è pieno di presunta spazzatura, come la chiami tu, che spesso viene penosamente e ipocritamente recuperata, come una perla nel brago, soprattutto da parte di coloro che hanno fatto di tutto perchè 'unanimemente' venisse ritenuta tale. Anche Glozel e gli studi su Glozel erano per la spocchiosa accademiua francese solo spazzatura, un immenso nauseante deposito di spazzatura. Oggi le cose stanno cambiando e in fretta. Come tutti sanno.
    Tu replicherai: ma anche tu non scherzi con le parole pesanti. Vero e vedrò di 'scherzare' di meno. Ma una cosa sola mi di deve tollerare in questo Blog. Il fatto che io 'scherzando' dica , come dice Franco Laner e tanti altri, che gli anonimi sono dei vigliacchi: puri vigliacchi,senza se e senza ma. In questo, come sai, siamo d'accordo. Anzi VI d'accordo con me.

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  34. Marco Carta - John Smith - Mario Rossi7 gennaio 2010 alle ore 18:39

    Ancora co' sta solfa degli anonimi? Ma la smetta Sanna! Cosa fa insulta gli anonimi ora che son quasi "finiti" ( contraddittorio-phoinix comincia a mancare un po' in questo blog )? Beh, forse qualcuno da insultare ci vuole sempre? Se alle critiche (e alle domande) si fosse risposto in modo civile non saremmo arrivati a questi scontri. Le critiche bisogna accettarle e da li partire per spiegare, ognuno, le proprie ragioni. Non è un bel vedere inalberarsi non appena qualcuno critica le altrui affermazioni; non è un bel vedere neanche il non-rispondere agli anonimi (vigliacchi...certo certo) che pongono civilmente delle domande. Adiosu

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  35. Civilmente? Domande civili? Sarà! Ma io resto ben fermo. Non cambio opinione. Non vi rispondo. Neanche se mi dite che la scrittura nuragica è una bella realtà e mi scrivete in estasi con post in pittogrammi protosinaitici. Comunque, faccio un' eccezione. Lei non è un anonimo vigliacco. Niente 'solfa'. Va bene? Il giudizio di 'valore' lo lascio a lei che ha un metro di misura vocabolaristico giusto, migliore del mio. Poi, me lo comunica e se proprio ci tiene, userò quello.

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  36. Continuate a tirarmi in ballo, ma non ero solo un rompiballe? Non mi interessa più granché scrivere in questo blog, dove tutto ciò che leggo è semplicemente un insulto continuo alla ricerca sceintifica seria. Ho già dato e non me ne pento. Mi sono intimamente convinto che nulla potrà far progredire le conoscenze in questo blog, e in nessun modo potrei arginare come vorrei la disifnromazione pericolosa e deviante. Mi adagio sul motto di Sanna: E CHI SE NE FREGA (aggiungo: PIU'). Queste teorie fantasiose, a mio modo di vedere, hanno molto fascino e poca concretezza, inevitabile che "piacciano". Inevitabile anche che piacciano ai tanti appassionati, quegli stessi che conoscono si e no il 2-3% della ricerca seria e ufficiale. Per cui i loro giudizi ai miei occhi hanno davvero poco valore. Continuate pure su questa strada e continuate a dire le solite banalità. Chi se ne frega. Tanto all'Università si continuerà a lavorare seriamente e ad insegnare la Storia vera, per quanto in alcuni punti oscura, sia che Sanna e Melis scrivano sul blog 200 post, sia che i loro libri vendano milioni di copie.
    Per far avanzare le conoscenze ci vuole ben altro. Leggetevi il restante 97-98% di pubblicazioni scientifiche e poi, forse, potremo iniziare a discutere seriamente. Vi lascio col vostro nuragi-sinaitico, con le vostre congetture, che con la vostra dietrologia, con la vostra "sete cieca", con la vostra atavica insofferenza verso la Storia..e l'archeologia. Chissà che non riveda qualcuno di voi a Voyager, da Roberto Giacobbo, a indicarci quale razza aliena a costuito i nuraghi.
    PHOINIX

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  37. Oltretutto abbiate la bontà di non nominarmi più, anche perché dovreste sapere che Pintore ha fatto di tutto per poter raggiungere il suo obiettivo di incanalare le discussioni solo a favore di Sanna e Co., naturalmente dopo aver preteso di conoscere le mie generalità. Anche per causa sua, dunque, ho abbandonato il blog, se lo gestisca come gestirebbe un suo baretto. Ma non pretenda di fare discussioni di alto livello, se pretende che queste si svolgano nel suo baretto.Io non vi parteciperò perché hanno già una conclusione annunciata, annunciata in ogni post che viene pubblicato.E non credo di mancare a nessuno, così come non mancherebbe affatto a nessuno il solito "frate che nenia "fratello ricordati che devi morire" (come sono stato bollato da Pintore).
    CHI SE NE FREGA dunque.
    Io me ne frego altamente.
    PHOINIX

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  38. ...P.S.: vediamo quanto durano on-line questi tre post, prima che intervenga la censura del pasdaran nuragico...(PHOINIX non può più firmare alcunché ve lo hanno ricordato o no, cari lettori??)
    Hasta luego.
    PHOINIX

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  39. @ Phoinix
    Le piacerebbe potersi atteggiare a vittima, vero? E invece no. Finché resta nei limiti della decenza, può continuare quanto vuole con le sue insulse provocazioni.

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  40. Ma che generoso! La ringrazio di cuore per lo spazio che a malavoglia concede a chi non si allinea al partito dei Nuragici-Scrittori.
    Questa si che è clemenza, stile Dispotismo illuminato.
    Contui così, Pintore, contento lei...
    PHOINIX

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  41. @fenic
    Si firma di nuovo fenic,solo per non far pensare,che i vari anonimo-bavosi apparsi ultimamente,non sono lei?Guardi si può firmare anche Ostrogotux,non cambia una cicca.Che e sempre lei,si vede prima di leggere.Il veleno,serve a mettere il bavaglio al blog.Non è stato capace,di scriverci neanche un'articolo su questo sito.Le rammento che questo è un luogo di discussione tra individui,i SOTUTTOIO,hanno lo specchio, possono parlare a loro stessi,gli unici capaci di accettare i discorsi dell'ego.percheè son solo discorsi di ego:
    dico tutto io;
    Parlo solo io;
    so tutto io;
    tutti i libri li ho io;
    tutti i libri li ho letti io;
    l'italiano lo so solo io;
    ho studiato solo io;
    io,io,io,io,io,io,io.
    Rivoltante,questo io.

    ANONIMO senza io.

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  42. Anonimo senza io, si crede molto furbo lei vero? Sapesse quanto mi ci vuole a me invece per capire quello che scrive lei e quanto è ignorante in tutte le materie che cerca di affrontare. Si scelga uno pseudonimo e pensi ai fatti suoi, se ne ha, anziché impossessarsi dei nomignoli altrui. A giocare col fuoco qualcuno si brucia sempre. Sappia stare al suo posto e non si preoccupi di cosa fanno gli altri, glielo assicuro che per lei è la cosa migliore. Dopo quella di leggere qualche libro e sbavare di meno.

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  43. E'una minaccia?Non le sembra bava velenosa questa?Guai toccare l'io,guai!
    ANONIMO senza io

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  44. Dice lei stesso di essere una nullità senza un IO, come potrei minacciare un inesistente. Si procuri un IO

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  45. Nullità è chi ce l'ha l'io,o meglio l'IO,caro,lo specchio che le diceva oggi,non sopportava la solfa?IO sono il migliore?Così le diceva?
    Puà,sput,sput!Che schifo!
    Anonimo senza io

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  46. C'è fra i nostri lettori un bravo psicologo capace di spiegarci il senso degli ultimi cinque commenti, quelli giocati sull'ipertrofia dell'IO?
    Non c'entrano con la discussione in corso, costa all'autore uno sforzo almeno meccanico e lasciano pillole di incerta forma e odore in questo blog, considerato, ahimè, luogo di scorribande anonime.
    Se c'è, lo prego, ci illumini, prima che provveda spazzare tutto ciò che è solo quel che resta dopo il passaggio di gregge.

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