tag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post6470830275325763755..comments2023-06-15T16:08:56.080+02:00Comments on gianfrancopintore: Il mitico giardino delle Esperidi era localizzato in Sardegna?zuannefrantziscuhttp://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comBlogger49125tag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-57830374602230317642010-04-14T19:22:08.246+02:002010-04-14T19:22:08.246+02:00da Massimo Pittau
Alla Gentile Monica Fenu
1) Si...da Massimo Pittau<br /><br />Alla Gentile Monica Fenu <br />1) Siccome io conosco fin da ragazzo sa pompía della Baronia, il pensare che il mito del “Giardino delle Esperidi” facesse riferimento proprio a questa bellissima pianta mi venne in testa immediatamente. Senonché i dubbi del botanico Ignazio Camarda circa l’antichità di questa pianta mi hanno convinto a lasciarla da parte ed a fare invece riferimento al ”cedro” (Citrus medica) che è pure coltivato in Baronia e della cui coltivazione in Sardegna abbiamo antiche notizie storiche.<br />2) La derivazione del verbo pompiare dall’appellativo pompía implica salti di significato troppo grandi ed azzardati perché possa essere accettata. Del resto mi ripeto in una considerazione di carattere metodologico molto importante: anche in glottologia si deve sempre optare per la soluzione più probabile o verosimile, cioè per quella “più economica”.<br />Meritorie le Sue proposte, ma poco convincenti. Saluti cordializuannefrantziscuhttps://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-89788643936167187332010-04-14T16:50:51.418+02:002010-04-14T16:50:51.418+02:00Ma sa pompia non é un frutto bello e desiderabile....Ma sa pompia non é un frutto bello e desiderabile. Come dice il suo termine scientifico (Citrus monstruosa) il suo aspetto é decisamente orripilante.maimonehttps://www.blogger.com/profile/13503198371562509804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-74693334813925496392010-04-14T16:40:35.364+02:002010-04-14T16:40:35.364+02:00Scusate se insisto, ma la ricerca tendente a local...Scusate se insisto, ma la ricerca tendente a localizzare il Giardino delle Esperidi merita più attenzioni di quelle che intendono identificare la tipologia dei pomi delle Ninfe.<br />Ripeto: il mitico Giardino descritto da Apollonio Rodio illustra una morfologia che rispecchia esattamente la regione di Cagliari prima dei lavori del porto canale.<br />Siamo di fronte ad una delle tante testimonianze concrete contenute nei miti, testimonianza scientificamente valida e non basata su "ipotesi brillanti ma non dimostrabili".<br />Cartina alla mano proviamo a seguire il percorso indicato dal poeta per uscire dal lago nel brano in questione, poi vi invito a trovare una conformazione analoga in altre isole mediterranee o nella stessa Sardegna.<br /> Attenzione che la cosa si ripete in altri luoghi felici collocati nell'Occidente dei Greci e che suscitavano tanta nostalgia nei racconti sull'età degli eroi. <br /> Giuseppe MuraGiuseppehttps://www.blogger.com/profile/14225707212604475611noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-8003758190309781782010-04-14T16:34:16.460+02:002010-04-14T16:34:16.460+02:00Suggerisco, modestamente: non potrebbe essere che ...Suggerisco, modestamente: non potrebbe essere che essendo il frutto della "pompia" così bello e desiderabile ("giardino delle Espeiridi"), possa esser scaturito un derivato verbale pomp-iare: "desiderare come si desidera un pomo" "guardare con desiderio" "guardare con intensità" ? Nel Paradiso non era proibito,il semplice guardare l'albero del Bene e del male? E Saffo che dice: <br /><br /><i>Come quel dolce <b>pomo</b> rosseggia in cima al ramo, alto, sul ramo più alto, e se ne scordano i coglitori di mele: anzi, non se ne scordano, ma non riescono a raggiungerlo <br /><br />appena ti <b>guardo</b> un breve istante, nulla mi è più possibile dire, ma la lingua mi si spezza e subito un fuoco sottile mi corre sotto la pelle e con gli occhi nulla vedo </i>monica.fenuhttps://www.blogger.com/profile/06002131037996299951noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-44509263591896135482010-04-14T15:41:39.733+02:002010-04-14T15:41:39.733+02:00da Massimo Pittau
A Maimone
Egregio Amico,
molto ...da Massimo Pittau<br /><br />A Maimone<br />Egregio Amico,<br />molto interessanti per me le notizie che mi ha comunicato circa la coltivazione della “pompía, pumpía”. Dunque risulta coltivata nell’Isola di Molara, in Baronia e a Triei, tutte località della costa orientale della Sardegna.<br />Il verbo “pompiare” non ha nulla a che fare col nome dell’agrume. Ecco l’etimologia – mia - che ho prospettato nel mio “Dizionario della Lingua Sarda, fraseologico ed etimologico”:<br />pompiare «custodire, badare, osservare, guardare», (camp. rust.) pompiái sa scala «sostenere, reggere, mantenere la scala»; (Nùoro) Non ti lu pómpies gai «non guardare alle sue apparenze», lettlm. «non guardartelo così»; deriva dal lat. pompa «processione, corteo, corteggio, accompagnamento» (il significato originario del verbo sarà stato quello di «accompagnare», che si adatta bene a quelli successivi) (M.P.). Vedi appompiare, pumpía², ispómpiu.<br />Graziezuannefrantziscuhttps://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-44802787831727968972010-04-14T15:07:45.479+02:002010-04-14T15:07:45.479+02:00Pompu (villaggetto della prov. di Oristano) - Il t...<i>Pompu (villaggetto della prov. di Oristano) - Il topon. è probabilm. da connettere col fitonimo o nome di pianta <b>sardiano</b> pumpía </i><br /><br />Ma 'ndo sta Phoinix?alberto aredduhttps://www.blogger.com/profile/16530554687353775589noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-79517508347038949392010-04-14T09:52:42.506+02:002010-04-14T09:52:42.506+02:00Grazie Professore,
il suo intervento é davvero in...Grazie Professore, <br />il suo intervento é davvero interessante ed evidenzia connessioni che, fino a qualche minuto fa, erano per me del tutto impensabili. Mi domando, a questo punto, se esiste anche una connessione con il verbo "pompiare" nel senso di guardare (dale mie parti, per la verità, significa sopratutto "controllare con lo sguardo").<br />Ho provato a fare un giro su Internet per saperne di più sul frutto Pompia e sono venuto a sapere che:<br />1) questo frutto si trova anche in Ogliastra, nel comune di Triei<br />2)la sua prima citazione scritta risale a Manca dell'Arca (1780)<br />3) alcuni botanici lo considerano una varietà particolare di cedro.maimonehttps://www.blogger.com/profile/13503198371562509804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-52236562408326843192010-04-13T22:04:32.926+02:002010-04-13T22:04:32.926+02:00da Massimo Pittau
A Maimone,
io, Nuorese, non ign...da Massimo Pittau<br /><br />A Maimone,<br />io, Nuorese, non ignoravo affatto la coltivazione della “pompía” in Baronia ed il suo uso per l’”arantzata”, però le informazioni che ho chiesto di recente al mio amico botanico Ignazio Camarda invece di illuminarmi, mi hanno buttato sul dubbio. In effetti un linguista non può non tenere conto dei forti dubbi dei botanici sull’argomento.<br />In ogni modo mi permetto di trascriverLe ciò cha avevo scritto intorno al toponimo Pompu, il quale sembra legato a pompía.<br />Pompu (villaggetto della prov. di Oristano) - Il topon. è probabilm. da connettere col fitonimo o nome di pianta sardiano pumpía, pompía, spompía «cedro, pomo d'Adamo, pompelmo» (Citrus medica, paradisi; FPS 70, 71), topon. Sa Pumpía (isola di Molara; NGAO 1698) e da confrontare - non derivare - col gentilizio etrusco Pumpu, col fitonimo tosc. pómpa (di Genova) «pompelmo» (Citrus decumana; FPI I 124) (finora di etimologia incerta; GDLI XIII 836), col topon. campano Pompei e con l'appell. lat. pomum «pomo» (finora di origine ignota; DELL, DELI²) (DILS II, LISPR). [Però la evidente connessione del fitonimo sardo anche con l'ital. pompelmo (pur’esso di etimologia incerta; DEI, PELI) resta tutta da spiegare (LISPR)] (ed è da precisare che un antrp. latino *Pompus non è documentato).zuannefrantziscuhttps://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-12050048787494646042010-04-13T09:59:57.730+02:002010-04-13T09:59:57.730+02:00Però poco fa anche il mio collega ed amico botanic...Però poco fa anche il mio collega ed amico botanico Ignazio Camarda mi ha comunicato di optare per la costa orientale della Sardegna, da Muravera in su.<br /><br />Mi piace ricordare che sulla costa orientale, e precisamente in Baronia, vive e vegeta un agrume unico al mondo, che non é il cedro ma SA POMPIA (Citrus monstrosa). Il nome in italiano non lo conosco. Questo agrume, la cui origine fa discutere i botanici, sebbene l'opinione prevalente lo ritenga un incrocio spontaneo, è sopravvissuto fino ad oggi perché la sua scorza viene usata per la preparazione de S'ARANTZATA (tipico dolce del Nuorese in genere). Il frutto é immamgiabile e l'aspetto decisamente mostruoso.maimonehttps://www.blogger.com/profile/13503198371562509804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-48349978864683717572010-04-11T21:59:12.134+02:002010-04-11T21:59:12.134+02:00Che problema ci sarebbe a considerare che le forme...Che problema ci sarebbe a considerare che le forme satem fossero già presenti 20.000 anni fa?Mauro Peppino Zeddahttps://www.blogger.com/profile/17178444509375321872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-26651621212584815672010-04-11T14:24:24.145+02:002010-04-11T14:24:24.145+02:00@ Sanna
Le ho risposto, con un'"aguzada&...@ Sanna<br /><br />Le ho risposto, con un'"aguzada" (addentellato) mandato a Pintore.<br /><br />@ Zedda<br /><br />Ci son molte cose che rendono problematica una ricollocazione temporale così lontana, la prima di tutte è la constatazione che nel paleosardo io abbia ritrovato delle forme satem, che si considerano (e sono) secondarie rispetto a quelle centum che costituiscono il nucleo portante (germanico, tocario, ittita) del gruppo originario. Indi se mi collocassero la nascita delle forme satem al 10.ooo a.C. non ci sarebbero problemi, altrimenti sì. Consoliamoci: la Sindone gli scienziati la datano al 1300, la Chiesa di Roma -per ragioni di opportunità- al tempo del Salvatore. Ognuno colloca dove più gli aggradaalberto aredduhttps://www.blogger.com/profile/16530554687353775589noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-57018329446482761502010-04-11T10:25:26.563+02:002010-04-11T10:25:26.563+02:00Gentile prof. Pittau
anche i miti più complicati n...Gentile prof. Pittau<br />anche i miti più complicati nascondono informazioni reali di carattere geografico. Nel caso del "Giardino delle Esperidi" la morfologia descritta da Apollonio Rodio corrisponde esattamente a quella della regione di Cagliari, quindi conferma la sua ipotesi di una collocazione in Sardegna.<br />Si tratta di semplici e pure coincidenze?<br />Perchè allora la medesima conformazione è riscontrabile nell'Ade e nella Scheria di Omero, nel Tartaro di Esiodo, nello scenario formato dall'isola stupenda degli dei e dalla piccola Erizia di Stesicoro e nell'Atlantide di Platone?<br />Infatti anche il grande filosofo si cimentò semplicemente nella descrizione dell'isola felice che aveva suscitato tanta nostalgia ai suoi predeccessori, con la differenza che la sua doveva superare tutte le altre in perfezione, tanto è vero che applica al suo luogo ideale i propri principi filosofici.<br />Insomma, la Sardegna era l'isola mitica dei Greci collocati in Occidente, tanto è vero che vi inviano a più riprese gli dei e gli eroi più famosi.<br />Grazie per l'attenzioneGiuseppehttps://www.blogger.com/profile/14225707212604475611noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-49984723228238483062010-04-10T18:46:13.412+02:002010-04-10T18:46:13.412+02:00da Massimo Pittau
A C. Cossu,
il pensiero che era...da <b>Massimo Pittau</b><br /><br />A C. Cossu,<br />il pensiero che era sottinteso al mio riferimento ad Esiodo era semplicemente questo: I) Esiodo (verso il 600 a. C.) è venuto a conoscenza del mito del Giardino delle Esperidi da una tradizione orale? Ed in questo caso non siamo in grado di appurare nulla di più (veda la mia risposta alla dott.a Losi); II) Esiodo è venuto a conoscenza del mito da una fonte scritta? Ed in questo caso non si può andare più indietro della metà del secolo VIII avanti Cristo, periodo in cui i Greci cominciarono a scrivere adoperando l’alfabeto fenicio.<br />Il caso delle fondazione di Sardis capitale della Lidia non è esattamente uguale. Infatti Sardis è stata scavata solamente in minima parte degli archeologi americani, ma resta ancora moltissimo da scavare. Invece lo “scavo” nelle fonti scritte dei Greci è stato fatto in maniera totale e non se ne può ricavare nulla di più. A questo proposito mi permetto di consigliarLe la lettura della importantissima opera di Jean Bèrard, La Magna Grecia - storia delle colonie greche dell'Italia meridionale, Torino 1963.<br />Comunque, rallegramenti e ringraziamenti per la Sua obiezione, che reputo molto acuta.<br /> <br />A Giuseppe Mura,<br />non possiamo passare da un mito già complicato come quello del Giardino delle Esperidi a quello ancora più complicato degli Argonauti.<br />Comunque una cosa è certa: i Greci conoscevano la Sardegna molto meglio di quanto hanno fino ad ora ritenuto e detto gli altri studiosi moderni. Io credo di potermi vantare di avere scritto un’intera opera sulla storia dei Protosardi e dei Nuragici facendo perno su notizie di fonte greca che gli altri studiosi avevano trascurato oppure non conoscevano per nulla!<br />Ad esempio: sono molti gli autori greci che parlano perfino con meraviglia della grande ricchezza della Sardegna: Diodoro Siculo, Polibio, Pausania, l’Autore del trattato “De mirabilibus auscultationibus”.<br />Anche a Lei graziezuannefrantziscuhttps://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-50988087352749914662010-04-10T12:20:00.060+02:002010-04-10T12:20:00.060+02:00gent.mo prof Pittau
a prescindere dalla leggenda c...gent.mo prof Pittau<br />a prescindere dalla leggenda concordo con la localizzazione geografica del "Giardino delle Esperidi" in Sardegna. Non solo: insieme al Giardino i Greci collocano tutta una serie di luoghi felici che presentano la stessa morfologia, identificabile nella regione di Cagliari e formata dal Capo S. Elia, dallo stretto che conduce alla laguna di Santa Gilla, dalla stessa laguna con isolette interne e dai due fiumi che vi sfociano dopo avere attraversato la pianura del Campidano.<br />A tale proposito ecco la versione di Apollonio Rodio, col dio Tritone che indica agli Argonauti le modalità di uscita dal lago in cui si trova la nave Argo:<br /><br />" Così disse, e Tritone stese la mano e indicò loro in lontananza il mare e la bocca profonda del lago, e si rivolse agli eroi in questo modo: il passaggio è laggiù. dove l'acqua è nera, profonda ed immobile; da ambo le parti si levano candidi ed alti marosi; in mezzo ad essi è uno stretto cammino che porta di fuori. [...] Ma quando dal lago sarete uscuti nel mare, dirigetevi a destra, e tenetevi stretti alla terra finchè risale, poi quando piega dall'altra parte, vi si apre un viaggio sicuro, dopo che avrete passato il promontorio. ( (Argonautiche, IV, vv.1571-1583)<br />Con simpatia<br />Giuseppe MuraGiuseppehttps://www.blogger.com/profile/14225707212604475611noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-81736229769363858892010-04-10T12:09:12.216+02:002010-04-10T12:09:12.216+02:00Caro prof. Pittau,
da storiografo avrebbe dovuto s...Caro prof. Pittau,<br />da storiografo avrebbe dovuto semplicemente limitarsi a segnalare il primo documento scritto nel quale si fa menzione del “Giardino delle Esperidi”, la deduzione successiva, oggetto dell’obiezione della dott.ssa Losi, è una forzatura non supportabile in alcun modo ma che lei giustifica appellandosi a certo “rigore storiografico” secondo cui fa fede il primo documento scritto. La voglio dunque seguire: qui sotto riporto un estratto dalla nota 5 a pag. 191 del suo Storia dei Sardi Nuragici:<br /><br />“L’obiezione che ci è stata proposta, secondo cui Sardis, per quanto avrebbero appurato gli scavi condotti da archeologi americani, sarebbe stata fondata soltanto attorno al 1185 a. C. – cioè posteriormente alle più antiche imprese degli Sciardani – non costituisce per noi una vera difficoltà. […] affinché la notizia prospettata dagli archeologi americani circa l’antichità di Sardis non costituisca un vistoso abuso dell’argumentum ex silentio, deve essere interpretata esattamente e solamente in questo modo: le più antiche testimonianze archeologiche finora rinvenute a Sardis risalgono all’anno 1185 circa, e nient’altro.” (M. Pittau, 2007)<br /><br />Ecco, riguardo la fondazione di Sardis lei usa una logica esattamente opposta a quella di cui si serve per collocare temporalmente il mitico “Giardino”. Si capisce, applicando il “rigore archeologico”, che dove funzionare come il “rigore storiografico”, lei avrebbe potuto portare indietro la fondazione di Sardis al massimo di pochi decenni rispetto al 1185, mandando a farsi benedire tutta la sua tesi sulla Lidia madrepatria degli Sciardani!Ciccittu Cossuhttps://www.blogger.com/profile/13815851860383834341noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-3498486334034150202010-04-10T12:05:51.076+02:002010-04-10T12:05:51.076+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Ciccittu Cossuhttps://www.blogger.com/profile/13815851860383834341noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-49011259726213112232010-04-10T11:03:23.418+02:002010-04-10T11:03:23.418+02:00una postilla sul filo d'Arianna!
Caro Alberto...una postilla sul filo d'Arianna! <br />Caro Alberto Areddu, credo che tu oltre ad utilizzare il Wagner come filo d'arianna (in altre parole come paradigma interpretativo ) dovresti usare anche l'Angius ma soprattutto l'Alinei.<br />Mettiamo il caso (e credo che sia il caso, perche sei un ottimo linguista)<br /> che il sostrato illirico di cui parli ci sia effettivamente presente in Sardegna.<br />Come spiegare storicamente il suo arrivo?<br />Archeologiacamente potrebbe essere un arrivo giunto nel neolitico antico attestato dalle cosidette ceramiche impresse cardiali?<br />Storicamente si potrebbe forse pensare ad una legione di soldati Illirici in Sardegna?<br />Ma tracce genetiche di illirici arrivati in tempi recenti (ultimi sei-settimila anni) non ve ne sono, mentre ripeto ve ne sono di illirici arrivati nel 20.000 a.C. (gli antenati degli I1b2 sardi).<br />Che tu lo voglia o no, l'accettazione della tua proposta non può che passare attraverso il filo d'arianna (il paradigma teoretico) della Teoria della Continuità proposto da Mario Alinei.<br /><br />con stima<br /><br />Mauro Peppino ZeddaMauro Peppino Zeddahttps://www.blogger.com/profile/17178444509375321872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-22028104586735278572010-04-10T10:02:04.782+02:002010-04-10T10:02:04.782+02:00dal prof Massimo Pittau
All’Amico P. Montalbano
1...dal prof <b>Massimo Pittau</b><br /><br />All’Amico P. Montalbano<br />1) Io non sono affatto contrario ai tentativi di trovare una spiegazione “razionale” dei miti antichi, ma ritengo che sull’argomento occorra moltissima cautela, per non rischiare di prospettare ipotesi anche brillanti, ma per nulla dimostrate. Ecco, il problema di fondo è quello di presentare “dimostrazioni” o almeno “tentativi di dimostrazione”. E soprattutto bisogna sforzarsi di presentare soluzioni le più semplici possibile, quelle più verosimili, quelle “più economiche”.<br />2. All’Amica Dott.a Aba Losi<br />bella la Sua obiezione, anche perché mi consente di spiegare meglio una mia considerazione.<br />Mi permetto di ricordarLe che, mentre l’archeologia fa riferimento a prove costituite da “oggetti materiali” (cadaveri, vasellame, cocci di vasi, oggetti di metallo, sculture, pitture, ecc., la storiografia inizia il suo lavoro con i documenti scritti, cioè con la scrittura. Ebbene, noi sappiamo che, a prescindere dai Micenei, i Greci hanno appreso la scrittura dai Fenici nel secolo VIII avanti Cristo. E infatti i Poemi Omerici – pur molto più antichi nella loro stesura orale - sono stati trascritti nel secolo VIII ed inoltre sappiamo che Esiodo ha cominciato a scrivere alla fine dello stesso secolo. E sempre alla metà di questo secolo sono riportate le più antiche notizie scritte sulle colonie della Magna Grecia. Premesso ciò, siccome nel mio studio sul “Giardino delle Esperidi” ho fatto lo storiografo, io non potevo riportare indietro la notizia scritta di Esiodo sulle Esperidi di interi secoli, ma potevo farlo solamente di non molti decenni. Può anche darsi che il mito delle Esperidi fosse più antico di parecchi secoli, ma quale prova Lei ne podrebbe dare?<br />Certamente, anche quello di Oristano potrebbe essere chiamato “Golfo delle Esperidi”, facendo riferimento alla importantissima notizia di Palladio circa la coltivazione del cedro nel territorio di Neapolis. Però poco fa anche il mio collega ed amico botanico Ignazio Camarda mi ha comunicato di optare per la costa orientale della Sardegna, da Muravera in su.zuannefrantziscuhttps://www.blogger.com/profile/11211077047558056167noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-66308382514696137272010-04-10T09:11:00.972+02:002010-04-10T09:11:00.972+02:00Montalbano, ma su cosa insisti?
a parte che ti ho...Montalbano, ma su cosa insisti?<br /><br />a parte che ti ho risposto nel merito delle tue "idee" anche se idee e ipotesi non sono;<br /><br />Dopo di che, sei stato tu ad aver definito le tue affermazioni "animazione del forum"; nulla di serio dunque.<br /><br />Quando ritornerai a fare il serio, avvisami.<br /><br />Ma avvisa pure il Pittau quando spari alla cieca pur di animare il forum, altrmenti c'è il rischio che come me, Egli, ti faccia notare come le tue interpretazioni del mito, siano oltre che grette, al di fuori di qualsiasi studio mitologico, come sono.DedaloNurhttps://www.blogger.com/profile/09133814003497431237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-91843241400794556312010-04-10T09:07:46.037+02:002010-04-10T09:07:46.037+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.DedaloNurhttps://www.blogger.com/profile/09133814003497431237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-16993445601533787132010-04-09T21:37:01.001+02:002010-04-09T21:37:01.001+02:00DEKEM/DUO.
ScusateDEKEM/DUO.<br />ScusateGigi Sannahttps://www.blogger.com/profile/15932966743903321388noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-79348361334153537522010-04-09T21:16:31.540+02:002010-04-09T21:16:31.540+02:00Guardi, caro Illiricheddu, che io non scherzo e no...Guardi, caro Illiricheddu, che io non scherzo e non faccio affatto lo spiritoso. Anzi sappia che quando scrivo in sardo vuol dire che qualcuno ha esagerato veramente. Soprattutto perchè provoca tanto per provocare, a pera e/o in malafede. Come ha provocato quando afferma, mentendo o non avendo compreso un accidente o non avendo letto niente, che della grammatica storica io me ne infischierei. Io conosco e consulto il Wagner (e gli altri grandissimi romanisti), se permette, da quando lei poppava magro latte con il cattivo siero, quello che purtroppo marca l'antipatia e l'istinto della maldicenza. E se solo avesse annusato il contenuto delle 'fialette' che da tempo produco (produciamo), ma di tutte le fialette, avrebbe, per lo meno, fatto silenzio. Assoluto silenzio. Ho affermato - questo sì - che il Wagner serve; ma quando ci serve. E questo a lei lo ha chiarito, per quanto non ce ne fosse bisogno, Aba Losi. Serve, serve! Non si rattristi per il filo d'Arianna. Tanto è vero che l'esistenza del nome Lefisy, da me sostenuta nel saggio sulla Stele di Nora (quel nome che diventa per dileguo della liquida,Efisy), la si può sostenere con l'appoggio della Fonetica storica del sardo del Wagner; ma, se si vuole, anche e soprattutto con la fonetica... di famiglia, perchè mio padre era di Sanluri dove si andava ogni anno alla festa di Sant'Arenzu.<br /> Ma purtroppo - per stare alla sua retorica - ci sono ben altri labirinti e ci vogliono altro filo e altre Arianne! <br /> Se poi si riferisce al fatto che ho sostenuto che bisogna 'rivedere' il Wagner quanto alla derivazione del sardo dal romano-latino della colonizzazione, non ho remore per ribadirlo. Aveva ragione l'Angius nell'Ottocento, solo solo contro tutti. Ora però lo dicono i documenti (autentici, autentici) con il loro lessico e non certo pochi documenti. E ce lo dice, se si vuole, la stessa lingua sarda. L'espressione 'su santu doxi' per dire 'per Dio' non l'abbiamo appresa dai soldati, dai funzionari, dai mercanti e neppure dai sacerdoti e dalle sacerdotesse romane. O non è così? Arianna dice: IPSE -SANCTUS - DEKEM. Quel filo lo ritiene abbastanza lungo e forte? Sicuro, sicuro?<br /> Comunque, poche 'chiacchiere' e meno maldicenza. Cosa ne pensa dell' 'ak(u) 'ab(i) dell'altra stanza? Andiamo lì, ché qua abbiamo rotto abbastanza! <br /> Nel Post c'è forse la sconfessione della logica e della 'miscela' naturale? Oppure c'è la..... 'incomunicabilità autoriale'? Ma che mi fa ripetere mai, porca miseria?Gigi Sannahttps://www.blogger.com/profile/15932966743903321388noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-47765894844576666932010-04-09T20:57:42.589+02:002010-04-09T20:57:42.589+02:00Caro Dedalo, probabilmente sei sotto stress per mo...Caro Dedalo, probabilmente sei sotto stress per motivi che mi sfuggono. Non voglio neanche perdere tempo dietro i tuoi continui commenti negativi che vanno sul personale anziché sui contenuti, ma non tutti sono all'altezza di dialogare serenamente e non posso pretendere che tu sia fra questi. Tralascio di segnalarti che, come spesso capita, non sai leggere oltre le righe. Oltretutto, visto che ciò che scrivo non ti garba perché non fai una bella cosa e ignori i miei post?<br />Per ciò che riguarda il mito in questione dovresti rileggere il mio primo post, quello del 8 alle 21.31 così, forse capirai (ma devi concentrarti...altrimenti ti sfuggirà) quale è il mio pensiero sui miti del passato.Pierluigi Montalbanohttps://www.blogger.com/profile/00281002581296200973noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-7669760128260551172010-04-09T20:40:01.211+02:002010-04-09T20:40:01.211+02:00Montalbano scrive:
Le osservazioni che ho proposto...Montalbano scrive:<br />Le osservazioni che ho proposto sul mito in questione servono ad alimentare la fantasia e ad arricchire i commenti dei lettori.<br /><br />Io infatti sono intervenuto proprio per evitare che quelle "Fantasie" si alimentassero;<br /><br />sopratutto sono intervenuto per evitare che i Ldttori di questo blog vedendo il modo sbracato e abborracciato con cui tratti i Miti (come pure la storia militare) si convincano in cuor loro, che siano solo dei raccontini, buoni solo per i bambini, per Hollywood o per qualche libercolo... e non faccende serie e profonde come di fatto sono.<br /><br />Ti faccio notare che di fatto non hai<br />proposto alcuna idea ne ipotesi...<br /><br />per costruire un idea e un ipotesi bisogna sputare sangue e sudore. Tu, in parole povere, l'hai solo sparata...<br /><br />O meglio desidero crederlo. perchè se le riflessioni di sopra sulle Esperidi, dovessero essere il frutto di faticosi anni di studi .....avresti solo sprecato il tuo tempo.<br />Ma son certo che di tempo sui libri di storia delle religioni non ne hai sprecato minimamente..quindi va bene così.<br /><br />Cmq la prossima volta valuterò se rispondi seriamente a chi come il Pittau ti propone una sua idea, ottenendone una risposta seria come sopra; oppure se intervieni solo per "animare" il blog: allora o non ti risponderò affatto o mi faccio direttamente quattro risate come Mauro.DedaloNurhttps://www.blogger.com/profile/09133814003497431237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1182610305629149569.post-80124478599556597012010-04-09T20:35:25.210+02:002010-04-09T20:35:25.210+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.DedaloNurhttps://www.blogger.com/profile/09133814003497431237noreply@blogger.com