martedì 17 gennaio 2012

Cappellacci dietro la lavagna

di Torchitorio


Fra 18 presidenti di regione (non sono conteggiati quello della Valle d'Aosta e del Trentino-Sud Tirolo) il presidente sardo è l'ultimo nel sondaggio ordinato da Il sole-24 ore. Un posto cui è affezionato, visto che ci finisce da quando è stato eletto, tre anni fa. Lo hanno deciso, è chiaro, elettori sardi selezionati a campione dall'istituto demoscopico, l'Ipr Marketing, per il quotidiano della Confindustria. Un giudizio fatto tutto fra le mura domestiche che da conto del nostro ipercriticismo, non solo, come potrebbe essere ovvio, di un cambiamento di opinione degli elettori che fecero presidente Ugo Cappellacci, preferendolo a Renato Soru.
Che ci sia di meglio del nostro presidente è assolutamente possibile, ma è possibile che non ci sia, dalle Alpi alla Sicilia, qualche governatore meno affidabile? Possibilissimo e anzi certo, risponderebbero gli oppositori che, secondo tradizione, definiscono Cappellacci il più nocivo dei presidenti sardi, così come fecero gli avversari con Renato Soru, a sua volta definito il peggio del peggio. Antropologicamente parlando, è noto che i sardi abbiamo uno sviluppatissimo senso critico, spesso ipercritico con propensione alla disistima. Saranno davvero eccezionali i presidenti del Veneto, della Toscana e della Sicilia (i primi tre in classifica) o nella promozione del leghista Zaia, del democratico Rossi e dell'autonomista Lombardo gioca un ruolo il senso di sé che si ha in quelle regioni?
Ci sarebbe anche un'altra spiegazione, questa volta più politica. Né i leghisti, né i democratici, né gli autonomisti siciliani si vergognano di aver votato i loro campioni. Pare che, invece, disagio provino coloro che hanno votato per il centro-destra berlusconiano, disagio per lo più indotto da chi li considererebbe mandria. Nella mia gioventù, era difficilissimo trovare qualcuno che dicesse di aver votato democristiano. Eppure, chi sa com'è, la Dc vinceva le elezioni.

4 commenti:

  1. Il fatto che i sardi siano supercritici è vero ma vorrei sapere come mai Soru sia stato considerato il peggio del peggio.Sicuramente ci sarà un motivo valido anche se,a parer mio,sembrava un sardo che ama la sua terra e faceva di tutto,forse in maniera troppo autoritaria,per migliorare la situazione economica dei sardi,cosa ,non mi sembra, abbia fatto Cappellacci.I pastori sardi e gli operai dell'Alcoa sono un esempio.Al di là delle ideologie politiche,vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè Soru ha deluso i sardi.

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  2. da Torchitorio
    Cara Grazia, succede quando alla politica si sostituisce la demagogia, al ragionamento l'enfasi idiota. Soru, secondo me non è stato il peggior presidente sardo, come non lo è Cappellacci. Sono le opposizioni, di destra al tempo di Soru, di sinistra oggi a cercar di "plasmare" le ripettive opinioni pubbliche alla necessità di linciare l'avversario.
    Del resto, mi par di capire, che lei da per scontato che Soru amasse e ami la sua terra e Cappellacci no. Egli, nella vulgata di sinistra che coinvolge anche lei, è semplicemente uno scherano di Berlusconi, un uomo senza volontà e, soprattutto, senza alcuna identità sarda.
    Bravi i media di sinistra ad aver formato una opinione pubblica di tal fatta e pessimi, e egemonizzati dai primi, quelli di destra incapaci di fare altrettanto. Sono i titoli di giornale che formano l'opinione ed è poi difficile ragionare sulle cose, cara Grazia. Oggi il quotidiano sardo che plasma la sinistra titola: Flotta sarda, partenza flop: la Scintu è semivuota. Il termine "flop" ritorna costantemente nella sua misinformazione sulla questione della "flotta sarda". E vi si legge una non nascosta soddisfazione. Non perché quel giornale è ammanicato con la Tirrenia, semplicemente perché la flotta sarda è iniziativa del servo di Berlusconi e della sua banda. Nulla di buono può venire da loro.
    Ai tempi di Soru - per capirci - succedevano cose analoghe. Gli attori erano della parte contraria.

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  3. Zuannefranziscu,la ringrazio di questa analisi,razionale ed obbiettiva.Anche se politicamente siamo distanti,l' apprezzo tantissimo e vorrei che tutti parlassimo più con la testa e meno di pancia,in questa maniera si potrebbero risolvere meglio i problemi.

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  4. Caro Torchitorio, lasciatelo dire da Salusio che sarà tuo figlio ma è anche tuo padre: capisco più Grazia che propende della tua equidistanza.
    Stai di buon animo, coll'avento della sobria serietà al governo non dovremo più rammaricarci dei nostri eletti (alle elezioni intendo). Sarà tutto un "Mi scusi" "Ma le pare" "Passi prima Lei" "No, no, prima Lei" e le cose funzioneranno come in Germania. Stavo per dire in Svizzera ma è fuori dell'euro.

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