venerdì 11 marzo 2011

Alè, il Consiglio regionale impallina se stesso

di Torchitorio


I consiglieri regionali sono riusciti nell'impossibile: presentare due ordini del giorno sull'inquietante questione del poligono di Quirra senza approvarne alcuno. Roba non da politologi ma da puericultrici e psichiatri infantili. Gli uni, sulla destra per chi guarda, rinunciano a cercare un accordo con gli altri, sulla sinistra di chi guarda, perché da Roma arriva un paterno invito a non accettare caramelle dai cattivi. Il nulla che si indovina al centro? È la metà del Partito della Nazione. Dell'altra metà, una parte sta con la destra – sempre per chi guarda – e l'altra con la sinistra.
Quelli a destra non riescono a far approvare il loro ordine del giorno: mancano i voti necessari. Quelli sulla sinistra (con chiazze centrodestre e indipendentiste) lo stesso: dalla loro ammucchiata variopinta si sganciano alcuni e va a finire che hanno lo stesso 50% della ammucchiata contraria (quel che resta della maggioranza di governo più elementi dell'opposizione). Naturalmente, chi avesse interesse ad entrare in mezzo a questi machiavellismi (per rispetto a Niccolò, Mitterrand li definì fiorentinismi) troverebbe delle spiegazioni. Ma che senso ha? Il risultato è che i nostri consiglieri regionali si hanno giocato alla mariglia della politichetta una questione seria come il costringere chi di dovere a dare risposte vere, né allarmistiche né reticenti, ad una domanda: “Che cavolo succede nel Poligono di Quirra?”
Un giornale definisce oggi “vergognoso” quel che è successo nel Consiglio regionale della Sardegna. Esagerato, bastava scrivere che non bisogna mai dare – mi si perdoni la trivialità - “a fessa in mano a creature”. Anche perché, mentre in via Roma si dava spettacolo, vogliamo dire?, di approssimativa gestione dell'autonomia, a Roma il ministro niente po' po' di meno che per gli affari regionali, cassava e rinviava alla Corte costituzionale alcune norme della Finanziaria e una leggina sulla caccia. Questo governo, amico della maggioranza di centrodestra replica quel che un altro governo amico della maggioranza – allora di centrosinistra – quello di Prodi, ha fatto contro la Giunta di Renato Soru. Secondo il governo Berlusconi, così come secondo quello Prodi, le norme sarde confliggono con le leggi italiane ed eccedono comunque rispetto ai poteri della Sardegna.
Dunque bisogna accrescere i poteri della Regione sarda, no? Magari con un nuovo Statuto. Per avviare la discussione su questa nuova Carta, la Commissione riforme doveva aver finito più di un mese fa alcuni adempimenti. Lo avrà fatto? Macché. In compenso, qualche giorno or sono, ha “recepito” la legge dello Stato che falcidia i consigli comunali. Fra le misere competenze regionali c'è per Statuto quella di legiferare, in maniera esclusiva, in materia di “ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni”. E che ti fa una delle commissioni più importanti del Consiglio della Regione autonoma? Recepisce. All'unanimità. Ingoia (e ci fa ingoiare) una pappa già pronta, senza neppure adattare gli ingredienti al nostro gusto.
E si capisce: vuoi che proprio nel 150° dell'Unità d'Italia, qualcuno avanzi timidamente l'idea che la Sardegna possa essere diversa e con una qualche sua peculiarità?

Col tuo permesso, do a questo tuo articolo non l'etichetta "Politica", come per l'altro, ma una più consona: "Psichiatria". [zfp]

6 commenti:

  1. Quanto è inquietante la questione del poligono di Quirra? Molto, direi! E così sono sull’onda. Se ponessi un’altra domanda: perché è inquietante la questione di Quirra? sarei guardato con apprensione e sospetto. Molti non saprebbero cosa rispondere. Quando uno prova un senso di inquietudine condiviso con tanti altri, non va tanto per il sottile, si inquieta e basta. Ma che vuole questo? Tutti dicono che la questione è grave, anche la Magistratura indaga; non basta? Per bastare, basta e avanza, tanto è vero che il Consiglio Regionale trova il modo di “impallinarcisi”. Però, a stare agli abitanti di Perdas, motivi di inquietudine non ce ne dovrebbero essere. Non dimentichiamo che si tratta di un poligono e un poligono ha molti lati e molti vertici. Quello di Quirra ha, come lato o, se preferite, come vertice più importante, proprio la base di Perdasdefogu. Laondepercui, questi Foghesi sono una manica di incoscienti, sindaco in testa? Addirittura arrivano a dire: “Ma smettiamola di dire fesserie, lasciateci in pace una buona volta con le vostre ubbie”. Ohibò!

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  2. A proposito dell'impugnazione delle norme regionali da parte del ministro Fitto (di cui parla l'amico Torchitorio), Paolo Maninchedda scrive nel suo blog:
    "Di seguito il ricorso del Governo italiano contro le politiche di fiscalità di vantaggio della regione Sardegna per i Comuni Montani. La ragione è semplice: le regioni, secondo questi signori che celebrano l’unità d’Italia, sta nel fatto che l’agevolazione fiscale col credito d’imposta, non può essere varata dalle regioni se non su imposte regionali. Quindi gli autonomisti si arrendano: vadano a farsi dire a Roma come e quando possono solo pensare di svolgere una politica di agevolazione fiscale. Questo ha una conseguenza anche sulla celebre questione delle entrate: i soldi dell’Irpef, dell’Iva, non sono nostri. Ci vengono dati; possiamo scegliere come spenderli, ma non abbiamo alcun potere sul come vengano presi ai sardi. E non possiamo neanche renderli in parte ai nostri concittadini.
    Voi pensate che io possa partecipare alle celebrazioni dell’Unità d’Italia?
    Voi pensate che si possa credere che il Governo italiano del maestrino Fitto, che ha scoperto nelle impugnazioni un modo per tenere la Regione Sardegna sotto il suo calcagno, sia realmente leale con la Sardegna?
    Voi pensate che la battaglia sia finita qui? E’ solo l’inizio. Ma quei miei colleghi che hanno votato contro la mozione per l’Indipendenza, adesso decidano se farsi realmente sentire dallo splendido Fitto (custode dei soldi nostri dei fondi Fas, presi con destrezza e senza permesso). Colleghi, diteci se possiamo ripresentare la mozione ed essere uniti! Consiglieri regionali, riponete le lingue dei discorsi inutili e tirate fuori i coglioni!"

    Da parte mia, condivido.

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  3. Condivido anch'io. Ieri ho ricevuto una lettera del mio sindaco che mi invita ad esporre il tricolore dalla finestra di casa il prossimo 17. In famiglia stanno ancora ridendo. I figli mi hanno promesso che mi daranno una mano a issare la bandiera, sos battor moros, ovviamente. Io in casa, non ho altre bandiere.

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  4. Quando vedo la bandiera sarda dei 4 mori,in qualche manifestazione,mi emoziono sempre e,se l'avessi,la esporrei al mio balcone però insieme alla bandiera italiana,perchè no!La sinistra se ne frega della Sardegna, la destra ancora di più ma se Prodi ha bloccato Soru,vuol dire che Soru voleva il bene della Sardegna.Per caso qualcuno ha bloccato Cappellaci che voleva il bene della sua terra?Non mi risulta.Perchè i sardi hanno preferito Cappellacci a Soru?Autolesionismo?Scusatemi ,cari amici sardi,parlo di pancia,voi che siete più addentro alla politica sarda spiegatemi,se volete,perchè sbaglio ad adorare sempre Soru.Grazie.

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  5. Cara Grazia, se tu mi giuri sul tuo onore che il ministro Fitto ha bocciato le norme volute da Cappellacci perché dannose alla Sardegna, giuro che mi ricredo su quel ministro

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  6. Anche questa volta caro Gianfranco mi hai messo in buca,ammetto di essere prevenuta nei confronti di Cappellacci,chiedo venia.Permettimi però di continuare ad adorare Soru.

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